“Bulbo Matto”, si torna a casa…

Aeroporto di Trinidad

È terminata la prima stagione di Bulbo Matto ai Caraibi. La barca in secca, sistemata per la lunga sosta, ci rivedrà nel gennaio 2014 per altre navigazioni, baie nuove o da rivedere, altri amici, passeggiate, immersioni.
È stato un anno esaltante, 6000 miglia di vela in mari mai da noi solcati, in un oceano e tra isole tutte da conoscere, clima, culture, fauna, flora mai visti prima. Tanti amici a bordo, tanti altri conosciuti in altre barche o a terra. Navigatori veri, avventurieri, vacanzieri, fuggitivi, pensionati, alternativi, o ricchi possidenti: abbiamo incontrato di tutto tra queste splendide isole. Da ognuno una storia, un’esperienza, un prezioso consiglio, a volta un esempio di vita, altre qualcosa da evitare. Certo è che adesso ci si può sentire a buon ragione alla pari con (quasi) tutti i marinai incontrati o di cui si è letto in una vita di vela, di mare e di sogni.

Quest’anno un grande sogno è stato realizzato, dalla preparazione della barca all’esplorazione di isole e baie, dalla traversata atlantica all’ascensione di vulcani caraibici.
Le ultime settimane sono state di belle veleggiate abbastanza tranquille da Guadalupa verso sud: Dominica, Martinica, St. Lucia, St. Vincent, le Grenadine fino a Trinidad, ma le ultime 80 miglia da Grenada hanno avuto ancora una volta il sapore dell’avventura: partenza all’alba, mare aperto, vento sostenuto, correnti impetuose e confuse all’imbocco delle Bocas del Dragon al tramonto, all’angolo N-O di Trinidad. Siamo stanchi adesso di tanto mare e tanto veleggiare, ma soddisfatti. Ci sarà tempo per pensare alla prossima stagione e al futuro di Bulbo Matto.

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